giovedì 22 maggio 2014

RICERCHE CRIPTATE

Tempi duri per tutti coloro che spiano e censurano la rete, dal Grande Orecchio della Nsa a quello delle autorità di Pechino. D’ora in avanti dovranno fare i conti con la stretta di Google, che ha deciso di criptare automaticamente tutte le parole inserite sul suo motore di ricerca. E presto seguiranno altri giganti della rete, come Microsoft e Yahoo!. 

Per il Washington Post è la prima vera e propria rivoluzione provocata da Edward Snowden e dalla sue rivelazioni seguite a quella che è stata definita la più grande fuga di notizie della storia americana. E che il Datagate abbia messo in discussione il ruolo dei giganti dell’informatica è un dato di fatto. Tanto che questi ultimi, chi più e chi meno, sono ricorsi ai ripari, aumentando gli investimenti tesi a rafforzare la privacy dei propri utenti. 

Così oggi chiunque voglia spiare le ricerche compiute su Google avrà vita sempre più dura, visto che i nuovi sistemi introdotti dalla casa di Mountain View puntano a rendere illeggibili le chiavi di ricerca inserite dagli utenti in tutti il mondo. Non solo: molto più ardua sarà l’impresa di hackerare e spiare gli account e-mail o le chat. 

Un problema per gli agenti della Nsa che finora - si è scoperto - avevano quasi libero accesso alle informazioni di milioni di internauti. E un problema per i governi abituati a bloccare alcune ricerche che rimandano a siti ritenuti `sensibili´. Vedi quello che ancora oggi succede in Cina se si digitano le parole `Tienanmen Square´ o `Dalai Lama´. Ma d’ora in avanti per i `guardiani´ del web sarà sempre più difficile intervenire.  

(Ansa)  


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